L’importanza dei prodotti locali per la nostra salute. Ricercatori italiani e statunitensi hanno svolto un’indagine con l’obiettivo di valutare una correlazione diretta tra l’assunzione di prodotti freschi, di stagione e provenienti dal territorio circostante, rispetto ad alimenti della filiera lunga agroalimentare.
In particolare, lo studio ha dimostrato che nei soggetti che aderivano alla dieta mediterranea, assumendo prodotti freschi e di stagione, provenienti dalla filiera corta (anche detti a Km zero), si registrava una significativa minor incidenza di insulino-resistenza – detta anche sindrome metabolica – in confronto a chi consumava più frequentemente prodotti della catena lunga (provenienti da grandi distanze).
Con sindrome metabolica s’intende la combinazione di una serie di fattori di rischio cardiovascolare che, in particolari situazioni, possono determinare un importante incremento di eventi quali infarto ed ictus.
Questi fattori sono rappresentati da:
• un valore della circonferenza vita >102 cm nell’uomo o >88 cm nella donna)
• una pressione arteriosa sistolica ≥ 130 mmHg e diastolica ≥ 85 mmHg
• un dosaggio di Colesterolo Hdl <40 mg/dl uomo e <50 mg/dl donna
• trigliceridemia >150 mg/dl
• glicemia >110 mg/dl
La presenza di almeno tre di questi parametri è strettamente correlata ad una diagnosi, da parte dei medici, di sindrome metabolica e prevenirne l’insorgenza è di estrema importanza in quanto la comparsa di questa sindrome aumenta significativamente il rischio di sviluppare malattie cardio-vascolari, infarto e diabete mellito di tipo II.
La buona notizia è che è possibile prevenirne l’insorgenza mantenendo il peso corporeo sotto controllo, grazie ad una dieta bilanciata e a una regolare attività fisica.
L’indagine sottolinea come l’applicazione dei principi comportamentali rimarcati dal modello mediterraneo, in termini di scelta dei prodotti di stagione e della produzione locale, determinino un beneficio per la salute.