I quaresimali
A Pasqua in Liguria non ci sono solo le uova di cioccolato. Tra i dolci pasquali liguri possiamo trovare i canestrelli, i dolci quaresimali e i cavagnetti, tutte golosità della tradizione. I tipici dolci genovesi sono appunto i quaresimali con mandorle, senza burro e ricoperti di glassa colorata. La loro origine risale a Genova nel XVI secolo quando le monache della Chiesa di San Tommaso, per alleggerire il peso del digiuno nei giorni di magro, idearono semplici ma saporiti biscotti preparati soltanto con acqua, zucchero e pasta di mandorle.
Le suore erano solite offrire le loro creazioni anche ai prelati che dovevano rispettare il rigore del periodo di Quaresima.
I cavagnetti
Ci sono poi i cavagnetti: il nome tradisce all’istante la loro provenienza genovese, in quanto in dialetto ligure il “cavagnetto” è il cestino, la forma a cui si ispirano proprio questi deliziosi prodotti da forno con l’uovo sodo all’interno.
Si tratta infatti di piccoli cestini di pasta sfoglia zuccherata e intrecciata con all’interno un uovo intero, un tempo regalati ai bambini dopo la messa di Pasqua per essere mangiati a Pasquetta durante la scampagnata.
Da sempre, a Brugnato, veniva preparato il giorno della vigilia e portato in chiesa dai bambini per la benedizione, quindi mangiato in famiglia il giorno successivo.
Li si può trovare in versione dolce o salata e in molti sostituiscono la classica frolla con una più soffice pasta brioche.
Molti, quando apparecchiano la tavola il giorno di Pasqua, li usano come segnaposto o li sistemano sopra i tovaglioli come ornamento.
In rete si trovano tante ricette per farli a casa. Le uova sode possono essere cotte sia in acqua trasparente, sia in acqua colorata con i coloranti alimentari, facendo attenzione a non rompere i gusci.
I canestrelli
In Liguria quando si parla di “canestrelli solitamente si pensa ai biscotti tondi. Ma, soprattutto nel periodo pasquale, molti panifici hanno sempre prodotto i “canestrelli” fatti di brioche con un po’ di crema intorno e tanti confettini colorati aggiunti sulla superficie.
Tradizione vuole che siano nati proprio per essere portati a tavola il giorno di Pasqua e usati per fare da base all’uovo di cioccolato.
Chi ha passione e voglia può farli a casa altrimenti si trovano nei forni di quasi tutta la regione.
Dopo un pranzo già abbondante ci si potrebbe dedicare agli amaretti di Sassello. Leggeri ma sfiziosi offrono piacevoli sensazioni al palato.
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